Un’azienda del bolognese, la Marchesi Movimento Terra, ha dato vita a una miscela altamente performante composta di aggregati inerti provenienti da processo di recupero di rifiuti edili.
Grazie all’utilizzo della macchina multifunzione MTH di FAE, questi rifiuti inerti vengono omogeneamente fresati e additivati con legante idraulico. Il vantaggio è duplice: oltre all’innegabile valore ecologico c'è anche un minor costo di questo materiale riciclato, rispetto a quelli tradizionali.
La Marchesi Movimento Terra propone questa precisa miscela composta di terra stabilizzata granulometricamente, la cui frazione grossa è costituita da ghiaia e frantumati da demolizione, mescolata all’1,5% di cemento Portland 32,5R per aumentarne le caratteristiche meccaniche.
Tale materiale, non essendo previsto dai Capitolati contrattuali del Committente, viene subito sottoposto ad un programma di prove di validazione che prevede una caratterizzazione preliminare dei materiali costituenti il mix design da testare e una successiva validazione in sito delle proprietà di portanza del rilevato realizzato con il materiale progettato.
La miscela “MPS 0-63” è composta da una precisa percentuale di terra vagliata e da materiali aggregati lapidei con granulometria 40-63 mm, entrambi provenienti da processo di recupero dei seguenti codici CER (Codice Europeo del Rifiuto):
CER 170101 (“Cemento”); CER 170102 (“Mattoni”); CER 170103 (“Mattonelle e ceramiche”); CER 170107 (“Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 170106); CER 170504 (“Terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 170503”); CER 170904 (“Rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e 170903”).
Il Committente e l’Appaltatore accettano quindi di prendere in considerazione questo nuovo materiale e verificarne i relativi requisiti prestazionali associati alla tipologia del manufatto da realizzare.
La natura e la provenienza dei materiali inerti da riciclare utilizzati nella miscela è adeguatamente documentata e, come previsto dalla Circolare del Ministero dell’Ambiente n. 5205 del 15/07/2015, sull’aggregato riciclato “MPS 0-63” sono stati eseguiti campionamenti per verificarne la ecocompatibilità mediante il test di cessione, i cui esiti devono essere conformi ai limiti dell’Art. 3 del D.M. 05/02/1998 così come modificato dal D.M. 05/04/2006 n. 186. Inoltre, su richiesta della Direzione Lavori, sono state eseguite sull’”MPS 0-63” anche le analisi sul set di parametri ristretti del D.Lgs 152/06: Arsenico, Cadmio, Cobalto, Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Mercurio, Idrocarburi C<12, Cromo totale, Cromo IV, Amianto, BTEX e IPA. Si precisa che per l’Amianto si è verificata l’assenza, ossia che la concentrazione sia inferiore a 100 ppm rilevato in SEM, come richiesto nelle prescrizioni del Committente. I campionamenti sono stati eseguiti, come da normativa, ogni 3.000 m3. Oltre all’ecocompatibilità, il materiale è stato oggetto di prove fisiche e meccaniche, con la realizzazione di un campo prove, per verificare le caratteristiche di portanza e valutare la lavorabilità e riproducibilità in Impianto della miscela progettata.
La produzione di materiali riciclati per la costruzione stradale non rimarrà un caso isolato per l'azienda: è già infatti in arrivo un secondo lavoro dalle caratteristiche simili. In questo caso, però, il materiale riciclato sarà utilizzato per la realizzazione di una pista ciclabile lunga 4 km nei pressi di Bologna.