Cams, specializzata nella progettazione e nella produzione di impianti di frantumazione, triturazione e vagliatura, ha preentato ad Asphaltica l’acquisizione della storica azienda Malavasi G., attiva nella produzione di macchine per il settore stradale.
"Per noi è una grande soddisfazione avere acquisito una realtà come Malavasi G., ne abbiamo sempre apprezzato il carattere artigianale e la cura di ogni singolo dettaglio, oltre alla conoscenza del settore stradale – ha spiegato Andrea Trentini, ingegnere e direttore commerciale di Cams – La nostra azienda s’impegnerà al massimo per continuare la sua tradizione facendo crescere ulteriormente il riscontro sul mercato”.
Cams ad Asphaltica presenta la vibrofinitrice Pavijet MG7 Super firmata Malavasi G., ideata per aree di medie dimensioni e in particolare per lavori di asfaltatura di piste ciclabili, marciapiedi, parcheggi, piazzali, trincee, riparazioni dell’asfalto, lato strada. Si tratta di una finitrice totalmente idraulica che si aggancia a qualsiasi skid Ioader di almeno 20 Hp (15 Kw): l’aggancio avviene meccanicamente e il collegamento idraulico tramite gli innesti rapidi. Le sue dimensioni ridotte fanno di Pavijet MG7 Super una macchina facile da trasportare e da utilizzare. Da mettere in evidenza: le funzioni totalmente idrauliche (coclea, sollevamento/abbassamento del banco, estensione/ritrazione del banco, apertura/chiusura della tramoggia); il banco idraulico ritraibile che rende la macchina molto versatile in qualsiasi situazione e permette di bypassare gli ostacoli; la manovrabilità sia da bordo macchina con la pulsantiera sia da esterno con il radiocomando. Altri vantaggi sono la larghezza di stesa variabile da 30 a 200 cm, l’alta velocità di stesa e la capacità di stendere tipologie di materiali (asfalto, cemento, sabbia, inerti).
La macchina Cams esposta in fiera a Bologna è il Centauro 100.32, molto apprezzato dalle imprese stradali. Un impianto di frantumazione che combina trituratore, vaglio e un deferizzatore magnetico in un'unica soluzione ed è in grado di gestire materiali difficili da trattare o bagnati, mantenendo la produttività costante anche in condizioni di lavoro non ottimali. Dotato di radiocomando per la gestione della macchina da remoto, grazie a un’innovativa tecnologia brevettata, il Centauro frantuma sfruttando lo sforzo di taglio, riducendo consumo energetico, costi di gestione e impatto ambientale per via dell’alimentazione ibrida (diesel/elettrica) o totalmente elettrica. Vanta anche programmi automatici per la triturazione di materiali differenti. Il trituratore, il vaglio e il deferizzatore magnetico sono combinati tra loro su un carro cingolato e sono alimentati da un gruppo elettrogeno formato da un motore Stage V e da un alternatore che aziona i motori elettrici; questi ultimi, a loro volta, permettono agli elementi stessi di funzionare. In particolare, il 100.32 è in grado di recuperare il 100% dell’asfalto, oltre che inerti e macerie. Qui i suoi “numeri”: tramoggia dalla capacità di 3 mc, bocca del trituratore 1.000 x 900 mm, vaglio a due piani dalla superficie di 3.200 x 1.000 mc, produzione massima di 120 tonnellate all’ora. Tra gli optional: le sovrasponde idrauliche, gli spintori idraulici, GPS, il sistema di pesatura, la pompa di carico gasolio e l’elettropompa.
Ad Asphaltica Cams presenta il nuovo “logo” della serie Centauro, un’illustrazione che racconta la personalità della macchina. Realizzata da burla22, costituisce una nuova modalità di concepire la grafica di prodotto, allontanandosi dalla tradizionale comunicazione istituzionale.