Dal 5 all'8 novembre 2024, la Fiera di Rimini ospiterà la 27ª edizione di Ecomondo. L'evento organizzato da Italian Exhibition Group (IEG).
Quest'anno, la manifestazione si presenta con un'offerta ampliata e rinnovata, ponendo particolare enfasi sulle tecnologie e le soluzioni innovative per la gestione e valorizzazione dei rifiuti.
Tra questi, quello sulle bioplastiche sta emergendo come una delle soluzioni più promettenti per lo sviluppo di un'economia circolare. Questi materiali derivati da fonti rinnovabili come amidi vegetali, cellulosa o acidi polilattici, stanno, infatti, cambiando radicalmente il panorama del settore della plastica, tradizionalmente legato all'uso di risorse fossili non rinnovabili come il petrolio.
Il tema delle bioplastiche troverà ampio spazio nella macroarea tematica della Circular & Regenerative Bio-economy, punto di riferimento per industrie, aziende, società che si occupano dei processi legati all'economia rigenerativa e alla bio economia. Attraverso un dialogo diretto con attori protagonisti, workshop e conferenze dedicate, l'obiettivo sarà quello di sensibilizzare su tutte quelle azioni che portano a un'evoluzione e implementazione del concetto di "riduzione" in "rigenerazione".
Quello delle bioplastiche è un tema complesso al centro di un importante dibattito nel contesto della sostenibilità. Questi materiali offrono numerosi vantaggi, rispetto alle plastiche tradizionali, soprattutto in termini di versatilità e smaltimento con un minore impatto sull'ambiente. Questioni relative alla produzione, alla gestione del fine vita e all'effettiva sostenibilità richiedono però ulteriori discussioni e ricerche. E quale occasione migliore per questa nuova edizione?
Secondo gli ultimi dati diffusi da Biorepack, il consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, l'Italia ha superato gli obiettivi di riciclo delle bioplastiche compostabili, raggiungendo un tasso del 56,9%. Questo si traduce in 44.300 tonnellate di imballaggi riciclati su un totale di 77.900 immesse sul mercato. Risultato ottenuto con oltre 8 anni di anticipo rispetto all'obiettivo europeo del 2030 (55%) e con un margine di quasi 7 punti percentuali rispetto al target del 2025 (50%).
L'Italia si sta dunque dimostrando un attore chiave nel campo delle bioplastiche compostabili, raggiungendo e superando gli obiettivi di riciclo ben prima dei tempi stabiliti.