Un intervento straordinario congiunto in territorio laziale ha portato alla rimozione di più di 2.000 pneumatici abbandonati nella campagna di Alvito, piccolo comune in provincia di Frosinone.
L'operazione ha visto impegnate l'amministrazione locale, alcuni rocciatori impegnati nel Soccorso Alpino, nonché i rappresentanti delle associazioni Campuliamo, I Cavalieri dei Tratturi e le imprese confluite nella rete VisitAlvito.
Il Consorzio EcoTyre, che già in passato aveva collaborato con una delle realtà citate (Campuliamo), ha fornito un prezioso supporto. Ha infatti ritirato in forma gratuita e avviato al trattamento/riciclo i materiali che erano stati recuperati e trasferiti temporaneamente in un'area nei pressi del campo sportivo cittadino.
I PFU (pneumatici fuori uso) abbandonati erano stati gettati in una dolina carsica naturale, Fossa Maiura, una conca chiusa di profondità superiore ai 100 metri. Per provvedere al loro recupero all'interno della fossa, i partecipanti all'operazione, avviatasi nelle prime ore del mattino, hanno dovuto essere assicurati utilizzato attrezzature in dotazione agli alpinisti. Tra i materiali estratti, se ne sono trovati almeno un centinaio di grandi dimensioni, provenienti da camion o trattori.
Un danno per l'ambiente. Così Enrico Ambrogi, presidente del Consorzio EcoTyre, ha definito ogni pneumatico abbandonato e non raccolto. "Per questo - ha aggiunto - consideriamo fondamentale affiancare ai nostri servizi di raccolta ordinaria, grazie ai quali anche quest'anno abbiamo superato l'obiettivo di raccolta imposto per legge (risultato 2019: 102%), a iniziative volontarie di raccolta straordinaria, come quella effettuata oggi ad Alvito".
Fossa Maiura era stata trasformata in una discarica da almeno trent'anni, hanno ricordato Elena Gabriele, Presidente dell’associazione Campuliamo, e Maurizio Pagliara, Presidente dell’associazione I Cavalieri dei Tratturi. Grazie al lavoro dei volontari, l'area della dolina carsica naturale è stata ora riportata alla sua bellezza originale.
I PFU sono al centro del progetto 'Da Gomma a Gomma' coordinato da EcoTyre, attraverso cui il granulato ottenuto da prodotti in via di smaltimento diventa ingrediente per la realizzazione di nuovi.
Dopo i test, per oltre un milione di chilometri, con i primi pneumatici 'verdi' (che saranno forniti presto all'intera flotta del Consorzio) montati su 20 camion in giro per la nostra Penisola, si è entrati ora nella fase 2.0, che prevede la messa a punto di mescole adatte per soluzioni di dimensioni e 'famiglia' differenti. I laboratori di Ricerca & Sviluppo sono al lavoro, al contempo, per elevare dal 20 per cento attuale la quota di PFU riciclati utilizzati, così da ridurre il ricorso a polimeri vergini.
"Noi operiamo e opereremo sempre con una mission principale - ha aggiunto Ambrogi -: raccogliere tutti gli PFU, raccoglierli bene e in modo capillare in tutta Italia. Continueremo a investire nel nostro progetto Da Gomma a Gomma, grazie al quale il settore degli PFU entra a pieno titolo nell’economia circolare: un’eccellenza italiana e un primato tecnologico che rende possibile riutilizzare gomma riciclata nella produzione di nuovi pneumatici", la cui usura e tenuta di strada, messe alla prova, non hanno evidenziato differenze sostanziali rispetto ai copertoni tradizionali.