Edizione speciale di Ecomondo per il Gruppo Maire TecnimontCinque dibattiti a Rimini per conoscere NextChem al debutto in fiera




È una vigilia speciale per il Gruppo Maire Tecnimont a poche ore dall'apertura della ventitreesima edizione di Ecomondo presso la Fiera di Rimini (i cancelli dell'esposizione si chiuderanno, dopo quattro giorni, l'8 novembre prossimo).

L'azienda si appresta infatti a vivere, in occasione dell'avvio della kermesse sull'economia circolare, il battesimo 'in loco' di NextChem, società del Gruppo che si occupa di transizione energetica, pronta a farsi conoscere dalla platea degli addetti ai lavori grazie a cinque dibattiti ruotati intorno a soluzioni e tecnologie abilitanti, alcune utilizzate per portare avanti progetti di ricerca con partner di un certo calibro (clicca qui se vuoi un quadro dettagliato dell'offerta d'aula).

Esempi di 'green innovation', come li hanno ribattezzati internamente. Sulla mappa di Ecomondo occorre segnare un puntino in corrispondenza dello stand 065 - Hall D3

Si inizierà mercoledì 6 novembre, in tarda mattinata, parlando di Mewlife e della biomassa da microalghe da acque reflue dei frantoi per l’industria della nutraceutica e dei bio-polimeri, per proseguire nel pomeriggio con un 'ghiotto assaggio' del progetto Hiflex, che vede lavorare fianco a fianco NextChem e Barilla. I contributi riprenderanno giovedì 7 novembre, con una finestra aperta sulle modalità innovative per il riciclo della plastica, per passare quindi a carburanti e lubrificanti prodotti a partire da fonti rinnovabili, ma solo dopo aver goduto del brunch offerto da MyReplast Industries, controllata della società che fa capo al Gruppo Maire Tecnimont a cui compete la gestione dell'impianto di Bedizzole (BS). Ultimo appuntamento del calendario didattico studiato e proposto da NextChem, il recupero di varie componenti utili a partire dal riuso delle acque reflue.

Sono tre le aree segnate sulla roadmap societaria, tutte tese alla costruzione di un futuro sostenibile: 'Green Green' attraverso cui si cercano vie alternative al petrolio, studiando al contempo le modalità più avanzate per produrre carburanti e plastiche bio da fonti rinnovabili, a sua volta collegato al 'Greening the Brown', per contenere l'impatto ambientale legato ai processi di trasforazione grazie, appunto, al ricorso, a 'energie pulite'; per finire con la 'Circular Economy' e il sostegno dei trend connessi, mediante, tra gli altri, soluzioni waste-to-chemicals/waste-to-fuels, tecnologie sia per il riciclo chimico e sia, in forma potenziato, di quello di qualità dei rifiuti plastici.