Inaugurato a Milano a fine luglio, Emergency Hospital 19 è una struttura progettata per affiancare gli ospedali nella gestione delle emergenze di natura infettiva.
Nato dalla collaborazione tra Humanitas e Techint, curato dall’Architetto Filippo Taidelli, risponde ad un principio di sostenibilità allargata. La struttura sanitaria è autosufficiente, indipendente e ottimizzata a livello energetico.
L’involucro è stato studiato per abbattere fino al 50 per cento l’energia termica in entrata, riducendo così l’apporto energetico richiesto dalla climatizzazione interna. La doppia pelle, più o meno traspirante, consente di adattare l’edificio a differenti condizioni climatiche sfruttando al massimo le risorse disponibili sul luogo (sole, vento, vegetazione, …) per contenere le dispersioni energetiche invernali e controllare il surriscaldamento estivo.
La facciata esterna dell’Emergency Hospital 19 prevede una seconda pelle modulare, concepita come un “vestito” adattabile a seconda delle condizioni climatiche e di immagine richieste dal contesto geografico. La facciata funge inoltre da mitigatore climatico dell’involucro per contenere l’irraggiamento solare, aumentare il comfort degli utenti e ridurre l’energia necessaria per il funzionamento degli impianti di climatizzazione.
La seconda pelle è composta da due elementi principali: pelle e ciglia. La pelle è una sequenza di lamelle verticali in alluminio colorato che, al cambiare del punto di vista, modificano la percezione del prospetto, creando effetti cinetici come quelli delle dinamiche installazioni di Rafael Soto. I colori delle lamelle possono esser combinati in percentuali differenti sulle diverse facciate: colorazioni dello stesso tono, ma a intensità variabile, rendono l’impatto visivo sui volumi dinamico e mutevole.
Nelle diverse declinazioni formali le finestre sono incorniciate da imbotti metallici colorati che ne ridisegnano le geometrie in grandi parterre che animano la facciata. Come delle grandi ciglia queste profonde cornici riparano la superficie vetrata dall’irraggiamento diretto senza limitare la trasparenza, la vista verso il paesaggio circostante e la privacy del degente.
Emergency Hospital 19 è stato realizzato in sole undici settimane accanto all’attuale Pronto Soccorso, grazie all’importante contributo di Intesa Sanpaolo all’Istituto Clinico Humanitas e di TenarisDalmine e Fondazione Rocca alla Fondazione Humanitas per la Ricerca, cui si deve lo sviluppo scientifico del progetto. Emergency Hospital 19 è la prima di tre strutture dedicate all’emergenza: in via di costruzione a Bergamo, presso Humanitas Gavazzeni, e Castellanza, presso Humanitas Mater Domini.