Il mondo dell’industria e delle produzioni genera scarti e residui spesso inquinanti che liberano nell’aria o nell’acqua sostanze chimiche dannose al pianeta e alla collettività. Una problematica risolta da MET, azienda bolognese specializzata nella progettazione di generatori a ozono, grazie a un processo di abbattimento mediante nebulizzazione ad alta pressione ed ozono.
MET ha dunque messo a punto una soluzione che riduce l’impatto delle esalazioni odorigene, mediante le capacità sanificanti dell'ozono.
La soluzione è stata realizzata in una discarica della superficie di 300.000 m2 in cui venivano stoccati residui di ogni tipo: industriali, chimici, organici, fino a quelli più pericolosi. Il cumulo di queste sostanze generava picchi molto alti di emissioni odorigene che rendevano le condizioni di lavoro decisamente ostili tanto da costringere i pallettizzatori a utilizzare cabine pressurizzate per resistere all’esalazioni a volte talmente forti da far lacrimare gli occhi agli operatori.
La tecnologia è stata inizialmente applicata all’interno del capannone più problematico, della grandezza di 30.000 m3, contenente fanghi derivanti da lavorazioni. Il risultato è stato la creazione di una parete nebbiosa con ozono che, posta in maniera perpendicolare all’apertura, ha separato la zona interna dall’esterno. In questo modo è stata bloccata la fuoriuscita delle esalazioni e ridotta al massimo grado la presenza degli odori sgradevoli.
Inizialmente pensato per un'applicazione nel mondo medicale, l'ozono si è dimostrato particolarmente efficace in numerosi altri settori, tra cui quello delle discariche e degli allevamenti intensivi. Dopo le verifiche preliminari effettuate tramite un prototipo, già dopo pochi minuti dalla sua accensione, infatti, l’impianto di MET ha portato a un miglioramento immediato della situazione ambientale, a favore non solo degli operai del sito ma anche di tutto l’ecosistema che gravita intorno alla discarica attraverso la riduzione di odori sgradevoli che inevitabilmente impattavano anche sulla cittadinanza.
L’ozono si dimostra pertanto una nuova frontiera, come già dimostrato da MET nel progetto Oxir che si è aggiudicato il pieno riconoscimento nel programma europeo Horizon 2020. L’azienda si è infatti messa in evidenza mediante una tecnologia innovativa per la distribuzione di acqua ozonizzata (O3), il controllo delle infezioni e il risanamento delle colture in serra o in campo aperto, con un notevole risparmio non solo in termini economici, grazie alla riduzione delle sostanze chimiche e della manodopera, ma anche un importante beneficio a livello di salute, qualità della vita e del lavoro, riduzione dell’impatto ambientale.