Incrocia svariate situazioni applicative. Stiamo parlando della gomma riciclata dai Pneumatici Fuori Uso (PFU) che ha trovato un sostegno importante dopo la pubblicazione odierna in Gazzetta Ufficiale al n. 182 del relativo Decreto End of Waste (DM 78/2020), che segna una nuova fase per gli operatori del comparto riciclo, con ricadute significative sull'economia circolare italiana.
"Oggi abbiamo tutti gli strumenti, anche normativi, per [...] guardare ai prossimi anni con rinnovato slancio. È la dimostrazione che il Green Deal italiano passa anche dal riciclo dei PFU. Siamo molto soddisfatti della pubblicazione di questo Decreto che attendevamo da tempo e dell'impegno del Ministero, al quale abbiamo dato sempre il nostro pieno supporto e con il quale abbiamo stabilito un dialogo e un confronto costante".
Sono parole di Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus, società senza scopo di lucro a carattere consortile che recupera circa 200.000 tonnellate annue di PFU in Italia. Una quota ampia, grazie alla quale nel nostro Paese è possibile tralasciare i materiali di importazione, consentendo così un risparmio di oltre 140 milioni di euro e la disponibilità di un prodotto con caratteristiche e prestazioni eccellenti.
Scorrendo il testo del Decreto, uno dei punti inediti inseriti riguarda la dotazione obbligatoria, per gli impianti di trattamento dei Pneumatici Fuori Uso, di un sistema all'ingresso che elimini le impurità superficiali. Nuovi sono anche il campionamento e l'analisi sul materiale in uscita; e la certificazione di ogni lotto a cura del produttore.
Qualità e sicurezza della gomma riciclata da PFU saranno valutate a partire da un sistema di test e di tracciamento valido per tutto il Paese, con finalità di promozione delle applicazioni che utilizzano granulo e polverino.
Il DM 78/2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale varrà infine a stabilizzare il settore riciclo e le sue imprese per cui varranno modalità autorizzative e criteri uguali in tutt'Italia.