Sono migliaia le tonnellate di pneumatici che ogni anno vengono trasformate in asfalti, sottofondi stradali, pavimentazioni sportive, pannelli fonoassorbenti per edilizia e arredo urbano, coinvolgendo più di 11mila operatori economici.
Vincenzo Pensa, presidente del Comitato PFU, in occasione del convegno "Il valore infinito degli PFU" tenutosi a Roma lo scorso 13 ottobre, ha sottolineato: "Il Sistema di gestione degli Pneumatici Fuori Uso da veicoli a fine vita dimostra che un modello basato sulla sinergia tra impresa, consumatori e Pubblica Amministrazione si rivela vincente per l’ambiente e la collettività, trasformando pneumatici giunti a fine uso nel cuore di un processo industriale virtuoso, che diviene fonte di nuovo valore, nell'ambito di un’economia e una mobilità circolari e sostenibili”.
"Ogni anno – ricorda Pensa - il sistema di gestione degli PFU da veicoli fine vita avvia a recupero di materia decine di migliaia di tonnellate (più di 34mila nel solo 2021) di pneumatici smontati da veicoli demoliti, coinvolgendo - direttamente o indirettamente – più di 11mila operatori economici, tra rivenditori di veicoli, demolitori, operatori abilitati al servizio di raccolta e gestione degli PFU e rispettive filiere. Decine di migliaia di tonnellate di pneumatici fuori uso che, in gran parte, vengono trasformate in asfalti, sottofondi stradali, pavimentazioni sportive, pannelli fonoassorbenti per edilizia e arredo urbano".
Tra 2013 e 2021, la scelta del riciclo, ha consentito minori emissioni nell'atmosfera di oltre 512.000 tonnellate di CO2, attraverso un sistema che si autofinanzia interamente tramite un contributo di modesta entità (7 euro, nel 2022) a carico di chi acquista un veicolo nuovo.