L’Italia rischia di essere multata dall’Unione europea. A quanto pare il nostro Paese, a causa del suo constante inadempimento, non si è conformato alla sentenza emanata dalla Corte nel 2012 e rischia ora di pagare una multa del valore di 347mila euro al giorno.
Nel 2009 la Commissione europea aveva già avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia, venuta meno agli obblighi discendenti dalla direttiva. La direttiva europea 91/271 riguarda la raccolta, il trattamento e lo scarico delle acque reflue urbane, nonché il trattamento e lo scarico di quelle originate da alcuni settori industriali; secondo la direttiva, ogni città che conta almeno i 15 mila abitanti, deve avere reti fognarie per le acque reflue urbane che devono essere sottoposte, prima dello scarico, ad un trattamento secondario (trattamento biologico).
L’Italia, così come tutti gli Stati membri, avrebbe dovuto mettersi in regola entro il 31 dicembre del 2000. A seguito di nuove verifiche, la Commissione si è nuovamente rivolta alla Corte, questa volta per far condannare l’Italia al pagamento di sanzioni pecuniarie.
La decisione finale spetterà alla Corte di giustizia dell'Ue.