Una casa “speciale”, al sapore di caffè. Esteticamente ispirata al logo rosa e arancione di Dunkin’ Donuts, è frutto della collaborazione tra la multinazionale e il costruttore New Frontier Tiny Home.
Si estende in 25 metri ed è costruita su un rimorchio, così da agevolare gli spostamenti. Al suo interno troviamo una camera da letto matrimoniale, un bagno, una cucina e una zona pranzo sopraelevata con grandi finestre e un portico di cedro all'aperto che richiama il colore del caffè. L’abitazione sfrutta efficientemente l’energia: per ogni 77 chilogrammi di fondi di caffè sono prodotti circa quattro litri di biocarburante. Partner del progetto è l’attrice statunitense Olivia Wilde che ne ha firmato il design contribuendo a creare un ambiente caldo con rivestimenti in legno di recupero, materiali per imballaggio e con arredi multifunzionali così da valorizzare al massimo gli spazi a disposizione.
Come si crea il combustibile bio? Vengono estratti gli oli in eccesso nei fondi di caffè, poi miscelati con alcool per subire una reazione chimica nota tecnicamente come “transesterificazione”. Si tratta di un processo che genera un biodiesel. Questo viene lavato e raffinato, e utilizzato come combustibile attraverso l'uso di un generatore di biocarburante.
In questa casa è inoltre possibile pernottare qualche giorno. Per chi fosse interessato può infatti prenotare soggiorni di due notti su Airbnb a Nahant, nel Massachusetts. Un’idea geniale ed esemplare di riciclaggio dei rifiuti. L’edificio in questione mostra quanto è fondamentale creare un sistema energetico sostenibile per le case del futuro.
Motivo per cui Dunkin’ Donuts ha deciso di accrescere costantemente il proprio impegno a supporto dell’ambiente e della sostenibilità. Non è infatti la sua prima volta.
L’azienda nei mesi scorsi aveva annunciato il passaggio entro il 2020 dei bicchieri in polistirene. Sistema che dovrebbe aiutare a evitare il conferimento in discarica di un miliardo di bicchieri all'anno.