Andare in bici potrà farci sentire meno in colpa non solo per una questione fisica e salutare ma anche per una faccenda etica. C'è da dire inoltre che quando i valori etici e le passioni si uniscono possono dar vita a qualcosa di unico.
È il caso di MuzziCycles, creatura di Juan Muzzi, 70enne uruguaiano di origine italiana.
È lui il padre della bicicletta realizzata con la plastica riciclata, un uomo che nella sua piccola fabbrica di San Paolo, in Brasile, ha unito l’utile al dilettevole, nel vero senso della parola.
“Gli alti costi di lavorazione per realizzare telai in acciaio, mi hanno spinto a trovare una soluzione diversa: per produrre una delle mie bici bastano un litro d’acqua e 10 chilowatt (per un telaio in alluminio servono 1.000 litri d'acqua e 500 chilowatt), oltre a quattro-cinque chili di plastica che, se abbandonata nell’ambiente, impiegherebbe centinaia di anni per decomporsi”, spiega Juan.
Un’idea nata all’improvviso ma un percorso non altrettanto semplice. Ci sono voluti dodici anni per concretizzare il tutto. A renderlo possibile anche un prestito del Banco della Repubblica dell’Uruguay che ne ha incentivato la produzione definitiva. Tra l'altro, Juan lavora la plastica da circa 40 anni, motivo che l’ha spinto a redendersi utile offrendo il proprio contributo per ripulire l’ambiente da uno dei suoi peggior nemici.
Le bici vengono consegnate direttamente a casa e hanno una garanzia che dura tutta la vita. Il costo va dai 200 ai 400 dollari.
La prossima sfida? Realizzare il telaio della bicicletta con materiale organico. Staremo a vedere.