Anfia, Anita, Confitarma, Assogasliquidi-Federchimica, Unem hanno chiesto al Governo e alle Commissioni Parlamentari di assicurare che i proventi delle aste derivanti dalla prossima implementazione delle misure nazionali di recepimento della nuova direttiva comunitaria in materia di ETS (Emissions Trading System) vengano impiegati per adottare misure di decarbonizzazione nei settori che li hanno prodotti.
Le associazioni, in particolare, sottolineano l'importanza incentivare lo sviluppo dei carburanti alternativi come definiti dal Regolamento (UE) 2023/1804 nel settore del trasporto sia stradale che marittimo; sostenere il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero e basse emissioni alimentabili con carburanti alternativi e il rinnovo delle flotte navali; contenere i costi connessi all'acquisto degli stessi carburanti; incentivare l'intermodalità anche nel trasporto delle merci.
Secondo le stesse, infatti, soltanto in questo modo è possibile garantire che gli obblighi derivanti dalla nuova normativa ETS rappresentino un'occasione utile a rendere la transizione energetica del trasporto di persone e merci economicamente sostenibile per i cittadini e le imprese e concretamente attuabile.