Riciclo della carta dai rifiuti misti, Stadler e il progetto EnEWA




(descrizione) Il mercato globale degli imballaggi in carta è in forte espansione: si prevede che raggiungerà i 91,3 miliardi di euro in Europa e i 70,7 miliardi di euro in Nord America entro il 2025, con tassi di crescita annuale composta rispettivamente del 4,8% e del 3,9% entro il 2030.
Nonostante la forte domanda, una quantità considerevole di carta non viene riciclata. Il progetto EnEWA, un'iniziativa collaborativa che coinvolge Stadler Anlagenbau GmbH ha compiuto notevoli progressi nel dimostrare la fattibilità tecnica del riciclo della carta dai rifiuti misti.
Le aziende stanno investendo pesantemente in soluzioni sostenibili in carta, con innovazioni come le bottiglie in Pulpex, realizzate con polpa di legno proveniente da fonti sostenibili, che evidenziano l'impegno del settore a ridurre l'impronta ambientale.
Gli imballaggi compositi, spesso utilizzati nei prodotti alimentari, combinano più strati di materiali come carta, plastica e alluminio.

Le normative dell'UE sono prescrittive, richiedendo test dettagliati, documentazione e spesso autorizzazione pre-mercato, riflettendo un approccio precauzionale per garantire la sicurezza dei consumatori. La Raccomandazione XXXVI del BfR (Istituto Federale per la Valutazione dei Rischi) in Germania, sebbene ufficialmente una linea guida, impone criteri rigorosi per minimizzare i rischi di contaminazione, limitando di fatto l'uso di carta riciclata da flussi misti per applicazioni alimentari, influenzando le pratiche industriali e gli accordi contrattuali.
"Il progetto EnEWA ha dimostrato che, con i giusti aggiustamenti tecnologici, come miglioramenti nei processi di selezione e sanificazione, è possibile riciclare carta di alta qualità da flussi di rifiuti misti", ha spiegato Annika Ludes, ingegnere di prodotto presso Stadler. "Tuttavia, per realizzare pienamente questo potenziale, sono necessari cambiamenti nel panorama normativo. Modifiche a linee guida come la Raccomandazione XXXVI del BfR potrebbero aprire la strada a un uso più sostenibile della carta riciclata nell'industria alimentare.".

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Il progetto EnEWA ha dimostrato che, attraverso tecnologie innovative di selezione e processi adattati come la selezione meccanica a secco, il trattamento a umido e la sanificazione, è possibile ottenere fibre secondarie da utilizzare nella produzione di carta senza problemi significativi di contaminazione. Tecnologie di selezione speciali, come i sensori a infrarossi (NIR), sono state ottimizzate per identificare e separare i materiali compositi. Inoltre, processi come la dispersione a caldo sotto sovrapressione hanno dimostrato di essere efficaci nel ridurre la contaminazione microbiologica.
Oltre ai progressi tecnologici, il progetto EnEWA ha collaborato con le autorità regolatorie, promuovendo l’aggiornamento delle linee guida sulla gestione dei rifiuti e l’adattamento delle normative esistenti, spesso troppo restrittive. Sono state sviluppate raccomandazioni per un approccio normativo più flessibile, in particolare per le applicazioni al di fuori del settore alimentare e per gli imballaggi alimentari secchi, supportate da dati scientifici ottenuti attraverso esperimenti condotti in scenari limite. Il progetto ha anche organizzato workshop che hanno coinvolto tutte le parti interessate, tra cui l'industria dell'imballaggio, gli operatori degli impianti di selezione e i riciclatori di carta.