Un nuovo impianto di biodigestore Ladurner in Spezia




(descrizione) Ladurner Enviro costruirà il nuovo impianto di digestione anaerobica di Saliceti, nel comune di Vezzano Ligure in provincia della Spezia, che servirà il Levante ligure. 80 milioni di euro è il valore del progetto premiato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica con fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, per 40 milioni di euro. Verrà realizzato e gestito da Recos SpA, la società di scopo controllata dalla multiutility Iren.

Un'iniziativa premiata con 40 milioni dal Pnrr che va a completamento di un polo integrato per il trattamento e recupero dei rifiuti già iniziato nel 2015 con la proposta di revamping dell'impianto di produzione di CDR-CSS progettato e realizzato da Ladurner nel 2017. L'impianto tratterà 60 mila tonnellate di rifiuto umido (Forsu) e 30 mila di rifiuto vegetale e verrà realizzato dalla società di scopo Recos SpA, controllata da Iren e partecipata da Ladurner Ambiente.  La capacità sarà ampiamente esaustiva. I lavori dovranno terminare entro il mese di marzo 2026.

"Il riconoscimento del Pnrr – ha commentato Andrea Silvestri, presidente e amministratore delegato del gruppo - premia l'attività di Ladurner Ambiente nello sviluppo di iniziative volte alla soddisfazione di bisogni primari, come la realizzazione di impianti per il trattamento dei rifiuti nel pieno rispetto della transizione ecologica e dell'economia circolare".

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Le autorità della Liguria (con il governatore Giovanni Toti e l'assessore all'ambiente Giampedrone) e provinciali della Spezia (con il presidente Peracchini) ed i rappresentanti di Iren e Ladurner durante il sopralluogo al cantiere.



60 mila tonnellate di residui organici potranno essere trasformate ogni anno in 6 milioni di metri cubi di biometano in grado di soddisfare il fabbisogno di 10 mila auto o 160 autobus a metano, risparmiando 5 mila tonnellate di petrolio equivalente di combustibile fossile e di evitare emissioni di CO2 per circa 11 mila tonnellate. Con altre 30 mila tonnellate di sfalci e potature produrrà circa 30 mila tonnellate di compost di qualità, un fertilizzante per l'utilizzo in agricoltura in sostituzione degli ammendanti chimici.

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