Il progetto esosport, brand di ESO RECYCLING, dal 2009 è presente sul territorio italiano per la raccolta e l’avvio al riciclo di materiale sportivo a fine vita: scarpe da ginnastica, copertoni e camere d’aria di biciclette, caschi, palline da tennis e padel.
Esosport dona una seconda vita a questa tipologia di rifiuti che altrimenti finirebbe in discarica, grazie alla trasformazione nell’impianto ESO RECYCLING “Amato Cannara”, a Tolentino nelle Marche, specializzato nel trattamento di rifiuti sportivi, rifiuti provenienti dal mondo della moda e del lavoro con i DPI (dispositivi di protezione individuale) raccolti con il progetto back to work di ESO. Nell’impianto ESO RECYCLYNG nasce nuova materia prima seconda, sotto forma di granuli
colorati, che dà vita a nuovi progetti e iniziative nel segno della sostenibilità ambientale con la
realizzazione di pavimentazioni sportive e ludiche, piastrelle e prodotti per lo sport. L’iniziativa “Il Giardino di Betty”, dedicato a Elisabetta Salvioni Meletiou, insieme alla “Pista di Filippide”, sono gli esempi più belli della trasformazione dei rifiuti sportivi che diventano superficie per parchi giochi e piste di atletica leggera.
Il progetto esosport vanta una rete di oltre 300 punti di raccolta distribuiti in tutta Italia, ed è nato da un’idea di Nicolas Meletiou, managing director di ESO e sportivo appassionato, che ha sempre sostenuto che l’ambiente è un bene da preservare e che i rifiuti possono trasformarsi da scarto a risorsa, riducendo al massimo il loro impatto attraverso la ricerca di nuove strade per la loro
rigenerazione.
"Il progetto esosport nasce da una telefonata con due amici, racconta Nicolas Meletiou. Siamo nel
2009. Siamo tutti appassionati di corsa e io mi occupo di rifiuti dal 1997. Mi chiesero: c’è un modo
per non buttare le scarpe nella raccolta indifferenziata? A quei tempi non si parlava di economia circolare, come si fa oggi, ma per me la strada era chiara: trasformare i rifiuti e rimettere in circolo risorse. Da allora sono passati molti anni e se mi guardo indietro mi sembra incredibile quanto siamo
riusciti a realizzare insieme. Oggi grazie a chi ha creduto nel nostro progetto, e ci ha supportato per
farlo crescere, parchi giochi, piste di atletica e superfici sportive sono una bellissima realtà
italiana.”